Biografia

Nata a Maniago nel 1981, Valeria Cozzarini nel 2006 consegue il diploma accademico in Pittura presso l`Accademia di Belle Arti di Venezia.
“Maschera da Viaggio” e` il suo primo lavoro animato seguito dalla collaborazione a “Due Storie Vere”, cortometraggio realizzato a tre mani (Frankmartelli, Teho Teardo e Valeria Cozzarini) commissionato dai Servizi Sociali del Comune di Pordenone. Racconta le storie di Madlene e Mario, due ragazzi provenienti da un difficile contesto familiare: questo lavoro le permette di coniugare l`interesse per le espressioni visive e tematiche sociali.

Nel 2007 partecipa al progetto A(irpo)RT, un programma di residenze artistica nel sud della Germania, nei pressi dell’aeroporto di Frankfurt Hahn. Come risultato della residenza produce il cortometraggio animato “Stay or Go, Work” che si ispira a interviste avute con persone che lavorano all’interno dell’aeroporto. Il progetto video riflette sul ruolo dell’aeroporto Frankfurt Hahn come luogo di attese, partenze e arrivi, che diventa il contesto di esposizione dell’opera.

Nel 2008 frequenta l`European Animation Masterclass ad Halle (Saale), producendo “Via Molini 79b”, proiettato in Italia e in Germania.
Nel dicembre del 2008 ritorna a Venezia dopo aver vinto l`assegnazione di uno studio d`artista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa. Dall’autunno del 2009 frequenterà i corsi di incisione e libro d’artista presso la Scuola Internazionale di Grafica, vincendo il Premio Teardo 2010.
La versatilità della sua produzione artistica emerge attraverso il progetto “Circle – Rites of Passage”, una performance di una settimana presso l’Exchange Gallery di Newlyn (UK).

Nel maggio del 2011 presenta un progetto collettivo, “Il mondo in città”, presso Sala Dogana del Palazzo Ducale di Genova, con un’installazione interattiva dove si fondono il livello visivo con una sorgente audio e una video animazione, dimostrando la capacità artistica e tecnica di creare opere complesse nella loro realizzazione e presentazione.

Il suo ultimo progetto, “Spaces of Solitude” è un cortometraggio realizzato attraverso una borsa di studio presso lo ZKM | Zentrum fuer Kunst und Medientechnologie (Center for Art and Media) di Karlsruhe. Anche in questo caso, l’output finale rivela una stratificazione di ricerche teoriche e visive precedenti a supporto dell’opera, processo che è cifra stilistica e sintomo della sua poetica. Nel tradurre in elementi visivi esperienze e riflessioni personali, l’artista indaga con lucida ironia la dicotomia tra la realtà condivisa della vita quotidiana, sempre più dipendente da azioni automatiche ripetitive, e le nicchie d’intimità individuale dense d’intenzioni. I luoghi comuni, intesi come spazi concreti e gesti collettivi, divengono proiezioni del vissuto individuale. Il tema affrontato nei lavori è quello dell’attraversamento continuo e ossessionato in luoghi fisici e mentali, dove irrompono avvenimenti imprevisti e non calcolati, che mettono in discussione il circuito delle abitudini.
Attualmente vive e lavora a Venezia.